PALEOLITHIC ART MAGAZINE

LIGURIA



AFFINITÀ TRA LA VENERE PALEOLITICA BICEFALA DEI BALZI ROSSI (LIGURIA) E LA VENERE NEOLITICA CON DUE TESTE DI CAMPO CERESOLE (LOMBARDIA, ITALIA).

Pietro Gaietto


Allo stato attuale della (mia) conoscenza, le statuine femminili preistoriche (veneri) con due teste sono state trovate soltanto in Europa e in America.
Le veneri con due teste europee sono state trovate in Italia e sono solo due. La prima è paleolitica, ed è stata rinvenuta alla fine dell'800 ai Balzi Rossi (Liguria); la seconda è neolitica, ed è stata trovata nel 1976 a Campo Ceresole (Lombardia). Le due località sono relativamente vicine, in quanto distano circa 200 km.
Le veneri bicefale americane provengono da Tatlilco (Messico); sono numerose, e sono state datate tra il 1100 e il 500 a.C.


FIG. 1 SCULTURA ANTROPOMORFA BICEFALA IN TERRACOTTA

Raffigurazione di una donna nuda (venere) con due teste.
Misure: alt. 14 cm.
Provenienza: Campo Ceresole presso Vho di Piadena (Lombardia, Italia). Scavi 1976.
Cultura materiale: Neolitico.
Datazione: fine V millennio a.C.
Collocazione: Soprintendenza Archeologica della Lombardia, Museo Comunale Archeologico Antiquarium Platina di Piadena.
Questa scultura è stata ritrovata in vari pezzi, senza una gamba, ed è stata restaurata.
Raffigura una donna con due teste, e rappresenta una divinità.
La forma delle teste riproduce la foggia della capigliatura, arricchita da motivi ornamentali, tracciati con poche linee a "V" presenti anche nella parte dorsale. Non sono raffigurati gli elementi del volto; il seno aguzzo e le natiche globose sporgono dal corpo rettilineo della figura.
La statuetta in terracotta era ricoperta da fine ingobbio, di colore nerastro, di cui si rilevano tracce nella parte inferiore del corpo e sulla testa di sinistra.


Per la venere bicefala dei Balzi Rossi e per le veneri bicefale di Tlatilco vedi nel Museo delle Origini dell'Uomo, Fig. 8,7, in "La donna nuda (Venere) con testa bifronte nella scultura del Paleolitico", e Figg.8A8 e 8A9 in "La donna nella scultura post-paleolitica", e in questo sito vedi: "Le antiche "veneri" bifronti del Messico in relazione alle "veneri" bifronti paleolitiche dei Balzi Rossi".

Sulla venere bicefala dei Balzi Rossi ho espresso nei miei scritti precedenti i miei dubbi riguardo alla sua autenticità, per vari motivi, ma oggi, impostando l'analisi sulla religione, e anche su statuine femminili bifronti e bicefale dei periodi post-paleolitici, in località compresa la Mesopotamia, ho meno dubbi, e pertanto mi baso sull'ipotesi che la scultura sia vera.

Le affinità tra la venere bicefala dei Balzi Rossi e la venere con due teste di Campo Ceresole sono soltanto di tipo religioso, in quanto hanno in comune le due teste e il corpo nudo.
La prima è scolpita nella pietra; la seconda è modellata in terracotta. La prima è alta 27,5 mm; la seconda, 140 mm, cioè è alta quasi 5 volte.
Tra le due sculture non vi è affinità stilistica e, per quanto riguarda l'evoluzione della tecnica di lavorazione, non c'è alcun collegamento.
La prima è datata tra i 28.000 e i 22.000 anni fa; la seconda, tra i 7.000 e i 6.000 anni fa (fine del V millennio a.C.).

È necessario tener conto del fatto che le piccole sculture sono state, in gran parte, distrutte da ogni tipo di evento. La venere di Campo Ceresole è stata trovata a pezzi e senza una gamba.
La distruzione, e conseguente scarsità di reperti delle piccole sculture, deve essere considerata sempre, in quanto i graffiti rupestri sono più numerosi, perchè non sono andati distrutti, ma non è detto che le piccole sculture fossero meno numerose dei graffiti.
Sul Monte Bego (altezza 2.500 m), a Nord dei Balzi Rossi, sono stati contati 100.000 graffiti sulle rocce; e a Nord di Campo Ceresole, in Val Camonica, sempre sulle rocce, ne sono stati contati 130.000.

I graffiti sulle rocce e le sculture di veneri hanno due tradizioni religiose differenti e due applicazioni artistiche diverse, e certamente appartengono a popoli diversi.

Queste poche notizie sono mie opinioni, e costituiscono piccoli tasselli di una SCIENZA DELL'ARTE, che spero riesca a nascere.
Oggi le Scienze dell'Uomo che funzionano sono la linguistica, che ha prodotto un albero genealogico delle lingue antiche; la paleoantropologia, la paleoetnologia (per la cultura materiale), l'etnologia, la storia delle religioni, ma NON ESISTE ANCORA UNA SCIENZA DELL'ARTE.

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