PALEOLITHIC ART MAGAZINE




EDITORIALE <BODY BGCOLOR="#90EE90" TEXT="#000000" LINK="#0000FF" VLINK="#800080" ALINK="#FF0000"> EDITORIALE


9 Maggio 2001:il Museo delle Origini dell'Uomo in rete compie un anno.


L'idea di mettere in rete il Museo delle Origini dell'Uomo è nata nel Dicembre 1999, dopo l'inaugurazione della sala dedicata a Jacques Boucher de Perthes, avvenuta il 4 dicembre 1999.
L'organizzazione per l'inaugurazione della sala era iniziata con molti mesi di anticipo, e con inviti a persone interessate abitanti in varie parti del mondo.
Anche la stampa ha dato il suo contributo; e ci fu una buona partecipazione di pubblico.
Da più parti del mondo vi furono richieste via e-mail di informazioni sulla scultura del Paleolitico inferiore e medio e sull'origine dell'arte in generale, in quanto queste persone non potevano venire a visitare il Museo.
Data la vastità della tipologia della scultura, che abbraccia un arco di tempo che supera il milione di anni, e dato che la scultura deve essere vista in fotografia, si è pensato ad un sito in rete del Museo, come punto di riferimento a queste richieste.
Nel contempo, si è sviluppata l'idea di fare un sito didattico, con un'esposizione chiara di tutte le componenti dell'arte, dal contesto culturale, alla tecnologia di fabbricazione, agli stili, agli aspetti antropologici, ecc.
Il sito è stato allestito in soli quattro mesi, con il materiale fotografico dell'Archivio del Museo, ed è stato messo in rete il 9 maggio 2000.
Entro la fine di quest'anno, il sito verrà ampliato con le nuove acquisizioni del Museo.


Il bilancio culturale di un anno è stato positivo, e superiore alle aspettative, in considerazione che la materia trattata non è ancora nell'insegnamento scolastico.
I motivi di questo successo sono diversi:

1) Il nome Museo delle Origini dell'Uomo è già uno di questi. Generalmente i musei, i congressi, i libri, con la denominazione "origini dell'uomo" si occupano di scheletri e/o di utensili litici, e trattano gli aspetti "materiali", però hanno una loro tradizione scientifica, per cui molti visitatori del sito, forse la maggior parte, provengono da questa area di interessi.

2) Non aver adoperato il nome Museo dell'Arte del Paleolitico inferiore e medio, che forse sarebbe stato più appropriato, è stato utile, in quanto l'arte, anche se le apparenze indicano il contrario, non è ancora entrata negli interessi scientifici. Questo può essere facilmente verificato prendendo a caso un qualunque libro di "introduzione al paleolitico", dove su 300 pagine, quasi tutte riguardano reperti scheletrici e utensili litici, e all'arte sono dedicate 5 pagine di dipinti del Paleolitico superiore, e mezza pagina per le piccole sculture femminili, che sono descritte senza nessun inserimento in una tradizione culturale.

3) Importante è stato l'indirizzo culturale, cioè l'esposizione del materiale inserito in linee di evoluzione (ipotetiche), su base cronologica, di stessi tipi di sculture, dalla Pebble Culture all'Acheuleano, al musteriano, al Calcolitico, dalla Grecia arcaica all'Etnografia e ai nostri tempi.
Quindi, oltre al materiale presente nel Museo delle Origini dell'Uomo, è stato fatto ricorso al materiale di altri musei, per fare un discorso globale.

L'indirizzo del sito non è pubblicitario, per far conoscere i reperti del Museo, ma è quello di promuovere nel mondo scientifico l'interesse verso la ricerca dell'arte del Paleolitico inferiore e medio, cioè un interesse verso il mondo spirituale dei nostri avi.
La vera ricerca sull'arte del Palelitico inferiore e medio inizierà quando ci sarà una ricerca su vasta scala da parte dei paletnologi, come avviene oggi per la ricerca sugli scheletri umani e sugli utensili litici.
Questo è il nostro desiderio.
I segnali che abbiamo con il successo del sito del Museo delle Origini dell'Uomo fanno ben sperare.

Licia Filingeri (Editor)

Genova, maggio 2001


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